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Il cliente lamentava continui sbalzi di corrente che influenzavano pesantemente l’operatività delle macchine per il montaggio di componenti elettronici SMT e SMD.
Trovandosi nelle vicinanze di una grossa fonderia industriale, i continui sbalzi di corrente, causavano blocchi dei macchinari durante le lavorazioni e in qualche caso, anche dei guasti alle schede elettroniche, che inevitabilmente, procuravano dei fermi macchina, anche di molti giorni, con ripercussioni sulle consegne e scadenze delle commesse.
Dopo una prima fase di “misurazione” con l’installazione di uno strumento di Energy Saving Meter, è stato relazionata un’analisi sul periodo monitorato il quale evidenzia notevoli scompensi sulle tensioni di ingresso e scelto il giusto Ecostabilizzatore da fornire.
La rappresentazione di seguito riguarda le tre tensioni di fase dell’utenza riferite all’orario progressivo. Si è riportata anche la Vset impostata dall’Energy Saving Meter: questa è la tensione ideale individuata dalla normativa VDE, è un valore che va impostato a bordo macchina e che ha una oscillazione massima di ±1%. Di seguito si riporta il grafico complessivo dell’andamento delle tre tensioni al secondo.
Si può notare una tensione di alimentazione oscillante tra i 420 V ed il valor minimo di 360 V: l’oscillazione nelle 24h di cui sopra risulta marcata con ampie oscillazioni che denotano certa instabilità nella tensione di alimentazione dei carichi. La linea viola denominata Vset sta ad indicare secondo la normativa VDE quel valore di tensione ottimale da somministrare ai carichi a valle per fare “lavorare” i carichi esattamente
come tutt’ora garantendo una percentuale di risparmio del 6,23% netto. Nei transitori in cui la tensione di rete scende sotto il valore della Vset, l’Ecostab “lavorando in compensazione” riesce a garantire ai carichi elettrici ad esso sottesi, la Vset stessa preservando così l’utenza da possibili e probabili danni elettrici.
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