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Il cliente lamentava continui sbalzi di corrente che influenzavano pesantemente l’operatività delle macchine a controllo numerico.
Trovandosi nelle vicinanze di una grossa fonderia industriale, i continui sbalzi di corrente, causavano blocchi dei macchinari durante le lavorazioni e in qualche caso, anche dei guasti alle schede elettroniche, che inevitabilmente, procuravano dei fermi macchina, anche di molti giorni, con ripercussioni sulle consegne e scadenze delle commesse.
Dopo una prima fase di “misurazione” con l’installazione di uno strumento di Energy Saving Meter, è stato relazionata un’analisi sul periodo monitorato il quale evidenzia notevoli scompensi sulle tensioni di ingresso e scelto il giusto Ecostabilizzatore da fornire.
La rappresentazione di seguito riguarda le tre tensioni di fase dell’utenza riferite all’orario progressivo. Si è riportata anche la Vset impostata dall’Energy Saving Meter: questa è la tensione ideale individuata dalla normativa VDE, è un valore che va impostato a bordo macchina e che ha una oscillazione massima di ±1%. Di seguito si riporta il grafico complessivo dell’andamento delle tre tensioni al secondo.
Si può notare una tensione di alimentazione oscillante tra i 420 V ed il valor minimo di 380 V. Nell’arco delle 24h la tensione somministrata risulta essere estremamente alta e quasi sempre superiore ai 400 V nominali. La linea viola denominata Vset sta ad indicare secondo la normativa VDE quel valore di tensione ottimale da somministrare ai carichi a valle per fare “lavorare” i carichi esattamente come tutt’ora garantendo una percentuale di risparmio del 5,94% netto. Si rammenta che, nei transitori in cui la rete somministra una tensione inferiore alla Vset, l’Ecostab lavorando “in compensazione” riesce comunque a garantire una tensione minima pari alla Vset preservando così tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche da eventuali malfunzionamenti o danni elettrici.
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